Quest’anno le Terze del Liceo Scientifico Sportivo del “Vasco Beccaria Govone” hanno avuto un avvio di anno scolastico alternativo: le classi hanno svolto la prima settimana di studio in montagna, presso il Rifugio Mondovì, alternando le normali lezioni a sessioni di trekking e arrampicata sportiva su roccia. L’iniziativa è nata da un’idea del Dipartimento di Scienze Motorie che ha subito trovato la disponibilità di colleghi delle altre materie. Un’esperienza di vita e di didattica diversa sia per i ragazzi che per i professori
“Convivere per una settimana in 28 persone in un ambiente comune non è stato facile – concordano gli studenti di 3S e 3T – ma grazie all’unione, lo spirito, l’amicizia e la voglia di mettersi in gioco quest’esperienza è stata quasi una passeggiata. Condividere gli spazi del rifugio tra di noi e con gli ospiti, quali il bagno, la sala da pranzo e l’ambiente circostante, è stata una nuova sfida che siamo riusciti a portare a termine nel migliore dei modi”.
Le lezioni al Rifugio si sono svolte regolarmente, fatte salve alcune inevitabili incognite legate alle variazioni meteo, alla temperatura. Interessante il fatto di aver cambiato metodo e luogo di apprendimento: gli orari delle lezioni erano flessibili e per i ragazzi è stato possibile usufruire di diverse pause, per staccare dalla lezione, sfogarsi fisicamente all’aperto e ripartire più carichi di prima. “Altro dettaglio non trascurabile, l’assenza di rete wi-fi – sottolineano gli allievi – che ha permesso una vera e propria disintossicazione social e ha consentito invece una maggiore relazione dal vivo, insieme al fatto di vivere realmente delle esperienze senza la necessità di condividerle su Instagram”.
Importante ribadire che la settimana didattica al Rifugio ha potuto concretizzarsi grazie alla piena disponibilità non solo degli insegnanti di Scienze Motorie, ma anche di altri docenti, responsabili delle lezioni curriculari, che hanno tratto altrettanto beneficio da tale opportunità. Un’opportunità che ha consentito di svolgere lezioni pratiche di Scienze, ad esempio – proprio perché all’aperto – o di vivere momenti di meditazione e spiritualità in montagna o ancora di introdurre alle classi terze la filosofia, in un luogo mozzafiato come quello in cui sorge il Rifugio Mondovì, concordano le professoresse Capellino – tra le responsabili e promotrici dell’iniziativa – Costamagna, Danni e Dorascenzi e Molinaro.
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Quest’anno il nostro rientro a scuola è stato diverso dal solito, perché abbiamo trascorso una settimana al “Rifugio Mondovì”, svolgendo le attività che più ci piacciono.
L’arrampicata in falesia e le meravigliose camminate ci hanno fatto apprezzare la bellezza del nostro territorio e l’importanza dello sport nella nostra vita. Questi giorni sono stati formativi non solo a livello didattico ma anche a livello collettivo. Tra condivisione, sport, amicizia e studio questa settimana è trascorsa in un batter d’occhio. Speriamo che questa esperienza si possa replicare negli anni perché merita per tutto quello che è stato. Un ringraziamento particolare agli insegnanti, ai gestori del rifugio e all’associazione “Arrampigranda”.
Le classi 3S e 3T
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