OMAGGIO MONREGALESE AD EUGENIO MONTALE

Per i 100 anni di Ossi di Seppia e per i 50 del Nobel.

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Nella grandissima, moderna ed accogliente, Sala Paolo Borsellino, Aula Magna dell’Istituto Alberghiero di Mondovì, si è tenuto, nel pomeriggio di venerdì 7 novembre, un ricco evento culturale in onore di Eugenio Montale, a cento anni dalla prima pubblicazione dei suoi Ossi di seppia e a cinquant’anni dal conferimento del Premio Nobel per la Letteratura.

L’organizzazione è stata studiata a puntino al fine di coniugare nel miglior modo possibile finalità didattiche, divulgative e ludiche; il pubblico accorso è stato anch’esso decisamente vario: tanti docenti (una novantina, visto che l’evento aveva valore anche di corso di aggiornamento e formazione), tanti studenti, tante persone interessate, perché la cultura ha ancora – menomale! – un notevole potere di attrazione.

Il pomeriggio è stata inaugurato da un primo intervento musicale dei Proff. Massimo Galliano (chitarra) e Andrea Sanfilippo (voce e chitarra), che hanno poi accompagnato tutti i successivi interventi, proponendo, in modo impeccabile e coinvolgente bellissimi brani di Francesco Guccini e di Fabrizio De André, scelti a loro discrezione ricercando analogie e relazioni coi testi montaliani proposti: a loro poi si è aggiunto il Dr. Davide Cera (voce e chitarra) che ha proposto una sua particolare ed intensa interpretazione di Genova per noi di Paolo Conte/Bruno Lauzi.

La prima conferenza è stata quella del Prof. Stefano Casarino, che ha delineato un veloce percorso biografico su Montale, soffermandosi poi sulla presentazione generale di Ossi di Seppia e proponendo poi l’analisi di alcune liriche particolarmente significative, lette tutte magistralmente dalla Prof.ssa Giuditta Aimo.

Ecco, dunque, che dalla prima raccolta, Ossi di seppia, emerge un Montale che intende immortalare momenti singoli, passando dalla esibita consapevolezza di ciò che non si è e non si vuole essere (Non chiederci la parola) alla sconvolgente  scoperta del nulla (Forse un mattino) al tentativo costante di ricercare “varchi”,  fughe dal degrado della realtà e ipotesi di rara salvezza (Casa sul mare), fino ad arrivare a quello che Casarino considera il vero capolavoro montaliano, la raccolta La bufera e altro (1956), dal quale è stata proposta la lettura e l’interpretazione di Piccolo Testamento.

L’intervento del primo relatore ha trattato dell’antifascismo di Montale, sancito nel 1925 – quando si schierò nel gruppo degli intellettuali contrari al regime -, della sua formazione da autodidatta e del suo amore per il giornalismo (Il mio secondo mestiere); sono state altresì evidenziate le riprese ricorrenti dalla lingua di Dante, lo stile assolutamente sui generis, marcatamente arido, ligure, roccioso, salmastro, in un’analisi che ha ben trasferito il concetto – utilizzato testualmente da Montale e posto come titolo di questo intervento – di alta decenza quotidiana.

Nel secondo intervento il Dott. Giovanni Cera ha inaugurato, prima a parole e poi di fatto, la mostra fotografica intitolata Montale scabro ed essenziale, che lega venticinque “passi” montaliani ad altrettante foto da lui scattate in diversi luoghi liguri. Vanno rimarcate la sua grande bravura come fotografo – già dimostrata nella mostra dantesca del 2021 – e la bellezza delle immagini che ci offre, magnificamente caratterizzanti il paesaggio delle Cinque Terre: su tutte, Monterosso, residenza estiva del piccolo Montale.

La mostra è attualmente nel Chiostro del Liceo Classico e si prolungherà fino a dicembre: sarà possibile visitarla al mercoledì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30, grazie al coinvolgimento di una quindicina di alunni del Liceo Classico che si presteranno a fare da guide.

Conclusa in musica questa parte, tutti si sono trasferiti nel locale del Liceo, sia per l’inaugurazione della Mostra che per un corroborante rinfresco a base di cioccolata calda, tè, pasta di melighe, meringhe, ecc… offerto dalla Prof.sa Caterina Tomatis e dalla Signora Tiziana Bertolino, due nostre care amiche che sanno sempre come “confortare” al meglio chi, oltre a nutrirsi di cultura, non disdegna di nutrirsi anche più prosaicamente.

Ultima considerazione: è stato anche presentato un libretto “Omaggio a Montale”, edito da Gli Spigolatori, che raccoglie sia gli interventi proposti che tutte le 25 foto esposte, accompagnate da preziose didascalie esplicative a cura del Dr. Davide Cera: il ricavato dalla vendita di tale testo sarà devoluto tutto al Liceo Vasco Beccaria Govone e sarà utilizzato per finanziare borse di studio per i nostri studenti.

                                                                                                             Tommaso Borsarelli, 4 A