Partire dalle storie degli uomini, delle donne e dei bambini per ricostruire la verità e l’umanità mettendo al centro il valore della vita di ogni persona, prima di tutto. Questo, in estrema sintesi, il senso del progetto “I semi di Lampedusa”- attuatosi nel corso di questo anno scolastico presso il Liceo Vasco Beccaria Govone – che nella mattinata del 24 Maggio ha avuto una sua conclusione ospitando Vito Fiorino e Tareke Brhane. L’incontro è stato rivolto ad alunni del triennio dei vari indirizzi del Liceo.
Ma procediamo con ordine. Il progetto è stato fortemente voluto e promosso dalla professoressa di Lettere, Monica Menichelli che, insieme agli alunni Matilde Digeronimo e Gabriele De Cesare, si è recata a Bruxelles alla conferenza “L’Europa dei diritti sospesi” con deputati e funzionari del Parlamento europeo e al flash mob di lancio della campagna per la Giornata Europea della memoria con altri 300 studenti provenienti da tutta Europa. Gli stessi erano già stati a Lampedusa nelle giornate di commemorazione del tragico naufragio del 3 Ottobre 2013. Da lì ha avuto inizio la campagna di disseminazione fino all’importante appuntamento di ieri, 24 maggio.
Tareke Brhane è il Presidente del “Comitato Tre Ottobre”: è un eritreo che ben due volte ha tentato di raggiungere l’Europa. Oggi Tareke vive a Roma, è fuggito dal suo Paese a soli 17 anni, per scampare alla coscrizione militare a vita, andando incontro a violenze, prigionia, rischiando più volte di morire. E’ arrivato in Italia nel 2005 ed è inutile dire quanto la sua storia abbia lasciato a bocca … chiusa, saldamente e rispettosamente chiusa, tutti gli studenti che sono stati ad ascoltarlo. Vito Fiorino è un volontario che – in quel maledetto giorno dell’Ottobre 2013 nel quale sono affogati 368 tra uomini, donne e bambini – ha salvato più di 40 persone e per questo gesto, tutt’altro che scontato, si è meritato il titolo di “Giusto”: lo stesso conferito, per intenderci, a Schindler o Perlasca. Oggi Vito, che abita a Lampedusa da oltre 20 anni, non smette, in lungo e in largo, di lanciare appelli per un maggiore impegno delle istituzioni nella questione migranti.
Un incontro di altissimo profilo. Un momento di controinformazione rispetto alla narrazione tendenziosa e priva di umanità, oltre che di verità, che domina il tema migrazioni. Una lezione fondamentale per tutti.
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